I 7 nemici della felicità – 5 : l’autopunizione eccessiva dopo un errore

Errare è umano, autopunirsi in maniera esagerata è diabolico: potremmo sintetizzare così il quinto nemico della felicità.

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Photo by Annie Spratt on Unsplash

Ciascuno di noi reagisce in modo differente dopo aver commesso un errore. Qualcuno trova insopportabile la sola idea di sbagliare e quindi fa finta di nulla, c’è chi si assume le sue responsabilità e tenta di rimediare e chi ancora si colpevolizza in maniera sproporzionata.

Il senso di colpa è ciò che ci dice che abbiamo sbagliato rispetto a un qualcosa di atteso o normato, socialmente o internamente. Non è necessario che ciò accada davanti a un pubblico ( come succede invece per il senso di vergogna, che si prova in relazione a qualcuno). Funziona un po’ come un avviso che ci spinge a riparare quanto fatto o non fatto; è la molla che ci spinge a chiedere scusa, a migliorarci e ad essere più attenti in futuro.

Se diventa sproporzionato in termini di tempo e intensità, questo avviso diventa un macigno che ci ostacola, spesso attraverso il rimuginio. Avremo paura del ripresentarsi di condizioni simili e il timore di sbagliare ancora ci impedirà di agire.
Mantenere il focus concentrato sui propri errori a lungo, senza spostarlo sulle azioni riparative è inoltre un dispendio di energie. Ha più senso piangersi addosso o provare a cercare una soluzione?

Per chiedermi ulteriori informazioni e/o fissare un colloquio ( in studio a Torino o, a seconda dei casi, in videoconsulenza), puoi contattarmi tramite questa pagina

 

 

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