Ho provato a chiedere a Google quali domande ricevesse più spesso in tema di psicoterapia: questa che intitola il post odierno ha colpito la mia attenzione.
Quando una persona torna da me dopo il primo colloquio sono solita chiedere quali vissuti abbia sperimentato dopo essere uscita da studio la volta scorsa e come siano poi andati i giorni successivi. Cosa potrei invece dire a una persona che si accinge a recarsi a una prima seduta riguardo al “dopo”?

Se sei arrivato/a da me in questo momento storico della tua vita forse non ne potevi davvero più di una situazione che va avanti da un po’, oppure ti è successo qualcosa di talmente impattante che hai deciso di chiedere aiuto per stare meglio. Che si tratti di una motivazione cronica o acuta, hai deciso di occupartene e questo non può che deporre a tuo favore: hai tutta la mia stima!
In prima seduta lascio sempre aperta la possibilità se fissare o meno un secondo colloquio: non voglio che tu ti senta vincolato/a ad intraprendere qualcosa se non sei ancora convinto/a. Una terapia funziona solo se ci metti impegno. Prenditi il tuo tempo e poi mi dirai.
Potresti aver pianto, forse perché hai trattenuto le tue emozioni troppo a lungo o viceversa non riesci a fermarle. Non pensare che io per questo possa essermi fatta una brutta impressione su di te. Ho molto rispetto per le emozioni dei miei pazienti. Se le lacrime di uno sportivo sono socialmente accettate, perché le tue dovrebbero valere meno?
Avremo parlato per un’oretta circa, ne sarai sollevato/a. Magari ti è venuto in mente che potresti aver detto troppo o troppo poco: non preoccuparti, non esiste un copione da seguire. Hai detto ciò che ti sentivi di raccontarmi il quel momento e va benissimo così, credimi.
Potresti avvertire un po’ di stanchezza perché non è facile mettere insieme i pezzi di una storia e raccontarla a una persona che vedi per la prima volta. Per lo stesso motivo potresti sentirti un po’ triste o giù di morale. Prova a fare qualcosa che ti rilassi e che ti aiuti a staccare.
Certo, magari ti saresti aspettato qualcosa di più risolutivo. Non ti ho dato una soluzione prêt-à-porter, non ti ho fatto nessuna diagnosi, giusto qualche collegamento. Ti avrò però raccontato a quale metodo di lavoro faccio riferimento e come potremmo impostare il nostro percorso insieme. Non ti ho venduto certezze perché non le ho nemmeno io ma spero di averti trasmesso massima onestà.
Se ti è rimasto qualche dubbio puoi contattarmi ai recapiti che ti ho fornito: non temere, è giusto essere sicuri di che cosa si sta intraprendendo. Ti starai domandando quanto ti costerà in termini economici e di tempo: sono valutazioni sacrosante, non vergognarti a farle.
Vuoi prenotare la tua prima seduta? Contattami per un colloquio: puoi scegliere liberamente se svolgerlo da remoto ( telefonata, videoconsulenza,..) o se recarti presso il mio Studio, nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti. Per informazioni e/o prenotazioni puoi contattarmi attraverso i recapiti presenti in questa pagina.