La nuova equazione della felicità: l’importanza delle sorti altrui

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Che cos’è la felicità?

Nel 2014 un gruppo di ricercatori dell’ University College di Londra aveva cercato di misurarla matematicamente, formulando l’ equazione della felicità . La formula ottenuta evidenziava  il ruolo delle aspettative.
Questa ricerca è stata portata avanti e i risultati aggiornati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature Communication: a influenzare la nostra felicità è anche la percezione di eventuali disuguaglianze tra le persone che ci circondano.

Lo studio ha coinvolto 47 partecipanti che non si conoscevano prima di allora e che sono stati suddivisi in piccoli gruppi. Ogni gruppetto doveva portare a termine una serie di compiti: in uno di questi veniva richiesta la disponibilità a dividere una piccola somma di denaro  in maniera anonima con un altro partecipante; in un altro era prevista una piccola scommessa monetaria dove veniva comunicato sia il risultato proprio che quello dell’altro partecipante. Quindi ciascuno sapeva quanto aveva vinto o perso per sé e quanto aveva vinto o perso l’altro. Nel corso dell’esperimento veniva “misurato” a intervalli regolari il livello di felicità.

I risultati hanno mostrato che la generosità non dipendeva tanto dalle preferenze verso una persona quanto a caratteristiche proprie di personalità. Coloro la cui felicità era influenzata dalle avverse sorti altrui tendevano a essere  più generosi, donando circa il 30% del denaro. Al contrario, chi era meno felice quando otteneva meno degli altri donava solo il 10%. Gli autori ipotizzano che questi risultati possano essere correlati rispettivamente a senso di colpa e a invidia.

I nostri risultati suggeriscono che la generosità verso gli estranei è legata a quanto la nostra felicità risente dalle ineguaglianze che sperimentiamo nella nostra vita quotidiana. – dichiara Archy de Berker  dell’UCL Institute of Neurology- ” Questa è la prima volta che la generosità delle persone viene collegata direttamente a come la disuguaglianza influenza la loro felicità. Gli economisti hanno auto difficoltà a spiegare perché alcune persone sono più generose di altre e il nostro esperimento fornisce una spiegazione.

La nuova formula della felicità:
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La prima riga era stata precedentemente formulata e contemplava le tre variabili (w):aspettative, riconoscimenti attuali e risultati passati. La seconda riga aggiunge le due variabili legate a senso di colpa e invidia nei casi di disuguaglianza.

Un ulteriore evoluzione di questa ricerca, concludono gli autori, potrebbe essere un utilizzo del compito per misurare l’empatia ed aumentare quindi la conoscenza scientifica riguardo ai disturbi di personalità in cui sembra essercene un deficit, come ad esempio il disturbo borderline.

 

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